mercoledì 4 novembre 2009

Dio, turning ed arance.

Tutti i pezzi fantastici op 12?
La sonata n 3 di Proko?
Qualche studio di Chopin, ma sì, tipo l'op 10 n 2, l'op 25 numero.... numero.. (10???) numero 6. ARGHGRGH
Ma Qualcuno diceva che il tempo è relativo. Scherzando o seriamente non l'ho ancora capito. Pultroppo non è relativo. Noi siamo relativi. Il tempo è lì che ti guarda incazzato.
La ricetta è una pentola di sugo bollente nelle orecchie e tra le corde, sì, Cage approverebbe, la partitura richiede almeno un cuoco quattro stelle e una pubblicità della barilla.
L'idea è questa: la preparazione non sta nel pezzo, ma nel pubblico, metamusica all'incontrario, prepariamo il pubblico ad esser stupito applaudire piangere e recensire, e pure un sestetto di pareri contrari, ma di quelli che vedi che gli rode attraverso il duodeno.
A proposito del duodeno, il téndine lidiga con tendìne, disse l'assenza di stanghetta, poichè la misura è fuori moda.
Altra ideona, luci spente silenzio in sala. Pianista che inizia a suonare, Peter Griffin che arriva da dietro e lo accoltella col microfono di Till Lindelmannnnn. I suoni che escono dal porello sono il brano. Quel che ne esce lo intitoli aprendo il dizionario a caso. Tra virgolette intendo, "aprendo il dizionario a caso." senza il punto
Poi per ogni riesecuzione (termine quantomai appropriato) usi lo stesso pianista.

Ah dimenticavo, conti separati prego.

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