lunedì 31 agosto 2009

immaginate la mia sorpresa quando, nell' abbassare la cappella del papa, ho scoperto che la sua igiene personale è peggiore della mia.

sabato 29 agosto 2009

De' profundissimi discorsi sopra li massimi sistemi

Centro storico di un ignoto villaggio nella profonda provincia meridionale. Mentre i pirati somali sequestrano carghi commerciali nel golfo di aden, una bomba esplode a baghdad, i ghiacci del polo nord si sciolgono irrimediabilmente e il presidente francese sarkozy inciampa facendo jogging, mentre questo, dicevo, et altro, tre vecchie vecchie sovvertono radicalmente il pensiero occidentale disquisendo di quaestiones di inaudita gravità et de massima specie.

V1: Ahh, che cautu. [che caldo]
V2: Si, osci nu se respira. [si, oggi non si respira]
V3: Pff. [pff]
V2: Cummare mia ce cautu. [comare mia, che caldo eccezionale]
V1: Ahi quannu spiccia? [orsù, quando sarà finita codesta afa insopportabile?]
V3: Pff, pffui. [pff, pffui]
V1: Ahi. [credo di non potere riuscire più a tollerare tale situazione climatica]
V2: Sine. [sono dello stesso parere]
V1: ... [...]
V3: Pff. [sono contenta che sia uscito mio marito e non io a regolarizzare la nuova badante rumena]

[enter l'avv]

l'avv: Buonasera e salute.
V2: ce cautu beddhru, ah? [che caldo, bello, eh?]
l'avv: Beh, si, non accenna a diminuire.
V3: Pff. [pff]
V1: Pijate na seddhra e sèttate. [prendi una sedia e sediti]
l'avv: No grazie, vado a fare una passeggiata con la carusa.
V1: Ahh jata a bbui, cu stu cautu? [ah beati voi, con questo caldo?]
l'avv: Eh si.
V2: Propriu cautu. [un caldo così a fine agosto non s'era mai visto, che ne pensi?]
V3: Pff. [concordo, anche se nutro riserve sulle modalità soggettive di percezione del tasso di umidità]
V2: Menumale ca ete thramuntana. [per fortuna che una lieve brezza dal nord mitiga l'afa rendendo l'aria un po' più respirabile]
V1: Mmm. [anche se l'indice nasdaq...]
l'avv: Quando a breve sarete morte non soffrirete più.
V2: ...
V3: ...
V1: ...
Il cane Spino latra, il sole è alto all'orizzonte.
Un punteruolo rosso si fa vento con la pelle di una vecchia.
Chiedo il patteggiamento.
Sarkozy non sta poi così male.
Hai ancora sette secondi di vita.
Un pistillo di singapore mi chiede il numero di cellulare.
Sei.
All'angolo, una golf gti si interroga sul prezzo del carburante.
Cinque.
Quanto vive un coniglio?
Quattro.
Vedo cose che voi ganimediani non potete neanche starnutire.
Tre.
Ken, sei tu?
Due.
Lo sapevo.
Uno.
Mi auguro che la raccolta differenziata sia puntuale.
Fine.

giovedì 27 agosto 2009

Come farsi notare al rientro in studio senza avere frequentato i club d'estate

Scesi dall'auto, sbattendo la portiera in un nugolo di polvere.
Per strada c'era polvere, anche se Clarityn non lo sapeva.
Polvere, maledetta polvere. Telefonai a John Fante e glielo chiesi, ma lui mi respinse burbero: "Chiedi alla polvere", disse, attaccando la cornetta.
Poggiai gomiti e avambracci sul tettuccio e attesi. Due soli gemelli, in cielo, borbottavano ingiurie contro uno stormo di avvoltoi del deserto che beccavano una carcassa di quetzalcoatl che giocava a tressette con un paio di occhiali che Galileus aveva comprato per regalarli a Clarityn, anche se Clarityn non lo sapeva.
Riflettei un poco, feci un cenno esperto con la testa, strizzando impercettibilmente l'occhio. Tex approvò, sculacciò Kit e scuoiò una lontra marina. Due animalisti sollevarono uno striscione di protesta. "Mi sono sempre state sul cazzo le lontre marine", disse Tex, anche se Clarityn non lo sapeva.
Gesù ordinò una birra.
Rientrai in auto, sbattendo la portiera in un ciuffo di graminacee.
Squillò il fax interno non appena posai la galosce sulla schiuma.
- Pronto.
- Si, chi sei?
- Chi cerca?
- L’avvocato.
- Sono qui.
- L'altro, Clarityn.
- Clarityn non lo sapeva.
- Ah. Ma tu gli puoi parlare?
- Quando lo vedrò, si.
- E se ti dico una cosa, puoi riferire?
- Cos'è, un gioco a premi, un test di intelligenza?
- Hai carta e penna?
- Un chip nella cervice.
- Di' a Clarityn che non lo sapevo neanch'io.
- ...
- Scritto?
- Tutto qui?
- E che volevi?
- C’è altro?
- No, basta così.
- Mi hai messo in seria difficoltà.
- Come dici, scusa?
- Tuo figlio si droga.
- Eh?
- Addio.

(to be continued)

[p. 10229, tomo VII, tratto da "Uhm. Il Libro della Saga del Bambino che Non Salvò il Mondo dalla Bisnonna con la Giacca dal Lembo in Vespa", pp. 11968, 12 voll., € 42.000 rateizzabili, disponibile mutuo, Mondadori, diritti già venduti alla XXX Century Foxes]

giovedì 20 agosto 2009

Cose vere o quasi vere dette agli esami di diritto privato, facoltà di giurisprudenza, lecce - parte I

1)
Allora, vogliamo parlare della responsabilità da fatto illecito?
Mi scusi professore, non ho capito.
Non sono professore. I fatti illeciti, che cosa sono?

[seguono due minuti di straziante silenzio]
Allora? L’ha studiata la responsabilità extracontrattuale o no?
Ahhh! [sollievo, un largo sorriso si apre sul volto. Mi rassereno] Si ho capito.
Mi fa piacere. Sentiamo.
Veramente questa parte non l’ho fatta.
[mi si scurisce di nuovo il cuore] Come no? E perché?
Stava alla fine del libro.

Pensavo non fosse importante.

È grave?
Me lo dica lei, avete un programma ridotto a due capitoli e lei ne salta uno, il principale.
Allora torno la prossima volta con il capitolo sulla resp…
Responsabilità extracontrattuale.
Si ecco bravo, quella.


2)
Buongiorno professore.
Buongiorno a lei, e non sono professore. Mi dà cortesemente il suo libretto?
Il libretto? Non ce l’ho.
No? E l’esame come lo fa?
Un attimo allora, vado a prenderlo.
[si rialza e va tra i banchi. Torna con il libretto. Sorride. Mi porto una mano alla fronte]


3)
Parliamo delle fonti delle obbligazioni.
Uhm…, ecco…
Dai, è una domanda generica e facilissima.
Si. [si piega in avanti, oltre a essere una ficona, ha un maglione a V, solo quello, e una quinta abbondante, quattro delle cui cinque misure sono fuori dal balcone e soltanto una scarsa dentro il maglione. Mi infilo un indice nel colletto troppo stretto della camicia. Penso intensamente alla purgazione delle ipoteche]
Allora?
[inizia a balbettare e sussultare. Le bombe saltellano pericolosamente. Un’altra assistente, ricercatrice, che non ha la quinta e nemmeno la quarta, mi osserva con un coltello affilato tra i denti mentre interroga un bambino con l’acne. Si crea un silenzio irreale. Cinquanta studenti iniziano una ola. Dalle vetrate vedo cadere uomini in impermeabile. Un plotone antisommossa della polizia si accalca alla porta dell’aula. Prendo un lungo sospiro]
Niente obbligazioni?
Ma professore, guardi…
Sto guardando.
Ih ih ih è che ih ih ma le fonti, la legge.
Va bene, torni la prossima volta, e venga da sola per cortesia. Senza sorelle.
[si alza mestamente e va via. Sarà alta almeno un metro e settantacinque, ha le trecce tra il preadolescienziale e il pornografico, poggiate diagonalmente sul seno. Guardo tristemente le bombe allontanarsi. Fuori gli impermeabili hanno smesso di precipitare, la polizia si smobilita. Gli studenti riprendono a masticare chewing-gum. La collega ricercatrice pianta il coltello nel tavolo di formica e annuisce soddisfatta verso di me]

4)
Vediamo, qual è la parte del programma che preferisce?
I singoli contratti.
Bene, mi descriva il comodato.
Certamente. Il comodato è un contratto.
...
...
Straordinario. Poi?
Ci sono un comodatario che dà il comodato e un altro.
Un comodante, al massimo, concede in comodato un bene a un comodatario.
Si.
Eh, ma me lo deve dire lei.
Comodante, comodatario.
Vabbè. Qual è la funzione del comodato?
A stare più comodi.
...

5)
Che ne pensa della successione legittima?
Che ne penso io?
Lei o la sua corrente dottrinaria di appartenenza.
?
Che ne pensa il codice, allora.
Se vuole posso dirle che c'è scritto sul libro.
[scrollo le spalle] Avanti.
Dunque, la successione legittima è quella legale, no?
Così è scritto?
Si.
Ne è sicuro?
Si. No.
...
Posso parlare del testamento?
A me interesserebbe sapere che cosa succede proprio se un testamento manca.
Cioè uno muore e non fa testamento.
Esatto.
Dunque, uhm, ci sono gli eredi.
Quelli ci sono comunque.
Si, ma è meglio se lascia scritto qualcosa.
...

lunedì 17 agosto 2009

E dai... Ma che cazz...

Hey !!

Calma, calma...

Lo so, lo so, non c' è bisogno che...

HEY !!!

Ancora? ti ho detto di non...

MMMMMMMMMMH !!!!!

Allora, quando la smetti con sta' storia?

Ma se non ti ho chiesto niente !?

vabbe basta dai...

E ORA I CONSIGLI PER GLI ACQUISTI !!!!!

URSULA:
Il dispenser di tranquillità, rilascia calma e serenità a intervalli di 5, 12, 58, 690 giorni, sarete così calmi da non avere bisogno di dormire mai più, la vostra calma sarà fonte di energie.
A soli 3 eurocents.

Bello.
Lo compro.
IO NO, cazzo!!! E mi stai sui coglioni pure tu, che lo compri!!!

Aaaaaaaah, ma allora lo fai apposta !!!

Vedi? vedi?

Se mi dai un altro schiaffo chiamo Bepp...

...Ugo

-Squilla un telefono-

Pronto?
Sì sono io, no no è proprio questo il punto, sono io.
Ah ok, stammi ciao.

-interviene lo padre-

Ora vi spiego come stanno le case:
1) nessuno te lo ha chiesto (lo ripeto che sennò poi...)
2) elencare le voci in un discorso è da gay
3) per quanto tu ti possa sforzare, sei e resterai un vecchio dimmerda

Guarda io non vedo un motivo per cui... AHIA!!!! NONONONONO NOOOOOOOOOOOO l' apparato digerente NOOOOOOOOOOOOOOO mi fai MALEEEEEEEEEE

-accorrono i diabetici-

Ha avuto quello che si meritava, lo dico da '19.

Secondo me ha sbagliato a usare la candeggina al posto del dopobarba.

FINE

Ecco quello che succede, ecco.

ecco.

E
C
C
O

Se ti svegli male.

mercoledì 12 agosto 2009

Otvi è l'anagramma del mio nome la la la

(Leggere senza indulgere alla tentazione di canticchiare)

Sono un grande falso mentre fingo l'allegria,
sei il gran diffidente mentre fingi simpatia,
come un terremoto in un deserto che,
che crolla tutto ed io son morto e nessuno se n'è accorto.
Lo sanno tutti che in caso di pericolo si salva solo chi sa volare bene,
quindi se escludi gli aviatori, i falchi, nuvole, gli aerei, aquile e angeli, rimani te ed io mi chiedo ora che farai,
che nessuno ti verrà a salvare,
complimenti per la vita da campione,
insulti per l'errore di un rigore.
E mi sento come chi sa piangere ancora alla mia età
e ringrazio sempre chi sa piangere di notte alla mia età.
Io voglio regalarti la mia vita.
Chiedo tu cambi tutta la mia vita, ora.
Ti do questa notizia in conclusione.
Notizia è l’anagramma del mio nome, vedi.
E so che serve tempo, non lo nego.
Anche se in fondo tempo non ce n’è, ma se.
Ricorderò e comunque anche se non vorrai
Ti sposerò perché non te l'ho detto mai
Come fa male cercare, trovarti poco dopo
E nell'ansia che ti perdo ti scatterò una foto.
Ed ero contentissimo
Ora che sarai un po' sola
Tra il lavoro e le lenzuola
Presto dimmi tu come farai?
Stop! Dimentica
Uno sguardo che rompe il silenzio
Uno sguardo ha detto ciò che penso.
E tutto ciò che so te lo dirò
E tutto ciò che non sai dire spiega il mare.
In questo caso direi proprio che non è una tragedia
Non andare a cena vacci solo tu
E separarsi direi proprio che non è una tragedia
Oh oh...mi senti...oh oh
Quando tornerai a casa non sarò li a romperti
Quando prenderò il treno non mi assorderai col telefono.
Che bello son morto in bagno in aeroporto
Dove? In aeroporto.
Ma in fondo chi non ha talento insegna
E quindi adesso imparerò da te
Mai un briciolo di affetto
Decidere di cedere fu matto
Per me con te e.
Un po’ mi manca l’aria che tirava
O semplicemente la tua bianca schiena..nananana.
Si, lo ammetto, un po’ ti penso
Ma mi scanso
Non mi tocchi più.
Solo che pensavo a quanto è inutile farneticare
E credere di stare bene quando è inverno e te.
Case, libri, auto, viaggi, fogli di giornale
Che anche se non valgo niente perlomeno a te.
Perdono... si quel che è fatto è fatto io però chiedo
Scusa... regalami un sorriso io ti porgo una
Rosa... su questa amicizia nuova pace si
Posa.
La voglia scalpitava, strillava,
tuonava..cantava..
Da notte fonda nel petto di..
Paola..oh..Paola..
La noia quella sera era troppa
E cercava, chiamava
200 principi e invece lei era la
dama del castello.
Il tuo è un rosso relativo.

sabato 8 agosto 2009

Nuove Forme Negoziali Atipiche.

Mercato Settimanale, banco dell'Intimo.
Legenda: M=madre, C=commerciante, P=passante, l'avv=l'avv. I passanti sono numerati in ordine crescente di inutilità.

M: Quanto le mutande?
C: Tre, cinque euro; cinque, dieci euro.
M: Figliolo, calcolatrice.
l'avv: Con il coefficiente tiroideo della distanza Terra-Proxima Centauri?
M: Senza. Ma conta che dobbiamo comprare il pane.
P1: (sussurrando di passaggio) Tre bastano.
M: Mio figlio è avvocato, se le cambia ogni giorno.
C: Ci sono pure i calzini nuovi. Tre paia, diecimila lire.
M: Figliolo, tabella di conversione.
l'avv: Si, Madre. Diecimila lire, ecco, mumble mumble, un attimo...sono diciannove euro e ventisette cambiali.
P2: Conviene no?
C: Non ho visto l'Euribor stamattina.
l'avv: Caffè?
M: Sai che mia figlia si sposa?
P3, C, in coro: Auguri. Chi è il fortunato?
M: Calze da genero ne hai?
C: Pago molte tasse, signora.
l'avv: (crisi di astinenza) Caffè in ghiaccio.
M: Dimentico qualcosa.
P4: Non hai niente di teflon, vero?
C: No signore, è alta stagione.
M: Spostiamoci, forse Antonio ha delle camicie.
l'avv: Salve.
C: Prenda un tonico.
l'avv: A quanto va?
C: 50 km/h, 0,4 g/l, se no, non sai, la patente...
P5, in lontananza: Niente mare?
M: Dai che si fa tardi.
l'avv, controllando l'orologio ed esibendolo: Sono neanche le 7.45.
C: Non indossi orologio, ne vuoi uno? Tre, venti euro.
P6: Troppi. Se tiri a quindici, li compro io.
M: Prendiamo funghi per pranzo?
P3, di ritorno: Buoni, io li faccio gratin, i chiodini. I cardoncelli fritti. I porcini stufati. I gallinacci marinati. I finferli apostrofati. Poi bollisco tutto, trito, impasto con il formaggio grattato, dieci dozzine di uova, rifriggo e vado in pizzeria.
C: Dev'essere buono.
M, l'avv (allontanandosi a mani vuote): Molto bene.
P1, 2 e 5: Caldo oggi, eh?
C (a tutte e tre): A chi lo dici signora. Le hai viste le stole nuove in lycra abrasiva?

venerdì 7 agosto 2009

Cucina Novella, ossia Come strabiliare l'ospiti mescolando ingredienti à chapeau senza ch'essi lo sappiano m'anzi elogino il cuoco

PAUROGROG AGROAGRO IN SALSA DI CATETERE

Dosi per 40 persone moderatamente affamate.

1 kg di cus cus dell'83
2 litri di olio di semi già fritto una settimana prima
Due cucchiai di chiodi di garofano marci
Mezza bustina di zafferano di montagna
10 dotti biliari di vecchia previamente svuotati
1 birra Dreher da 66 cl ghiacciata
1 licantropo vivo (in gabbia)
Tre cestelli di rane di fiume moribonde
Tv LCD 32 pollici
Un cucchiaio e mezzo di burro da latte di dodo australiano
Gauloises gialle morbide
Un'enorme zucchina
Un pollo ruspante vivo
Mezzo chilo di cumino
Due negri del Bangladesh denutriti
Allegri palloncini colorati
Sale q.b.

1) Bevete la Dreher ghiacciata dopo avere sintonizzato la TV su un canale sportivo o preferibilmente pornografico.
2a) Mettete a bollire un po' d'acqua su una casseruola sporca di grasso.
2bis. Fumate una Gauloise e scrollate la cenere in acqua.
33) Lanciate sporadicamente una rana al licantropo, accertandovi che la acciuffi al volo per non sporcare il pavimento.
-4) Quando mancano dieci minuti all'arrivo degli ospiti, mettete tutto il cuscus a friggere nell'olio. Scolate ma non troppo dopo che il cuscus sarà diventato nero. Direte agli ospiti curiosi che si tratta di varietà saracena integrale. Fumate altra gauloise e scrollate nel cuscus.
517) Infilate tutta la zucchina nel culo del pollo, tenendolo fermo con uno strofinaccio mentre fumate.
1) Posizionate il pollo in prossimità della gabbia del licantropo, finché il pollo non muore di arresto cardiaco. Se il pollo muore di altri mali, ripetete l'operazione con altro pollo ruspante finchè non muore di attacco di cuore, a pena di scarsa riuscita della ricetta.
67) Fate bollire ora il pollo insieme alle spezie (cumino e chiodi di garofano).
8) Fumate un'altra Gauloise e tossite nell'intruglio.
8,3) Legate i negri del Bangladesh a una sedia e dite loro di produrre del curry indiano, sferzandoli di tanto in tanto. Se protestano perchè mancano loro gli ingredienti, avvicinateli al licantropo.
10100101001) Una volta ottenuto il curry, disfatevi dei corpi dei negri del Bangladesh e unite la spezia al cuscus, fumando due Gauloises.
11) Saltate quest'ultimo in padella insieme al burro e versate poi il tutto in una capiente insalatiera, sfarinando il cuscus con le mani se dovesse essersi raggrumato (e lo sarà di certo). Spingere sul fondo le cicche previamente fumate per insaporire il mix.
xxx) Unite il pollo poco cotto al cuscus, lasciando raffreddare, e decorate ai lati con i dotti biliari (meglio se di nonna lucana) e con qualche ciuffo di pelo pubico del licantropo (all'uopo, recuperate un negro del Bangladesh). Salate.
1240) Mangiate un panino al salame, culatello, provola, stracchino, rucola e peperoncino piccante.
1288) Dopo che saranno arrivati gli ospiti, date il tocco di classe versando mezza bustina di zafferano a pioggia sul cuscus. Inchinatevi a eventuali applausi o voci di giubilo.
1256telecom) Fate per voi la porzione più abbondante, esaltando la vostra qualità di cuoco che si arrangia e cucina "con quello che c'è in casa".
16. Liberate il licantropo.
16bis. Dite che avete finito l'acqua, il bicarbonato, l'amaro e le nonne.
16ter. Distribuite i palloncini colorati per rallegrare l'atmosfera.
17,p) Accendete una Gauloise e augurate buon appetito.
18ctrl+alt+canc) Fine.

martedì 4 agosto 2009

Come farsi notare sotto l'ombrellone senza avere frequentato la palestra d'inverno

E il bambino venne al mio cospetto, mi tirò giù il lembo della giacca e disse:
- Uhm, uhm.
- Ah - risposi.
Salimmo sulla vespa, io davanti, lui dietro.
La vespa non fu d'accordo e punse il bambino.
Poi, come accade di solito a causa della perdita del pungiglione, morì.
Non la vespa, il bambino.
La vespa mi tirò allora il lembo della giacca: il lembo era impigliato nella ruota. Di scorta. Della vespa.
Allora scesi, non senza irritazione, e domandai al bambino:
- Ciò?
Il bambino era biondo, come me, e aveva gli occhi chiari, come me. E scopava come un caimano, a differenza di me.
La vespa si decompose lentamente.
Un alito di vento spazzò via la cocciniglia dal limone.
Goffredo si schiarì la voce: correva l'anno 673 d.C.
Chi è Goffredo?
Una minaccia minacciava il mondo conosciuto. Era il 2364 a.U.C.
Decisi così ch'era ora di mettersi in viaggio. La mia bisnonna, morta l'anno dopo, mi diede l'assenso e l'assenzio.
- Uhm, ribadì il bambino, bruno nel sole.

(to be continued)

[p. 3028, tomo IV, tratto da "Uhm. Il Libro della Saga del Bambino che Non Salvò il Mondo dalla Bisnonna con la Giacca dal Lembo in Vespa", pp. 11968, 12 voll., € 42.000 rateizzabili, disponibile mutuo, Mondadori, diritti già venduti alla XXX Century Foxes]

sabato 1 agosto 2009

DENICHILISMO PREPOSTRAZZISTA APATICO SENZA VALORE ovvero GENESI DELLA TRIGLIA REDIVIVA

Alicanti e grifondori planano su un plateau di magnetite mentre due violabluvolpi dissertacchiano di patafisica all’ombra di un assolato platano Magenta versione bonsai proprio quand'ecco sento lo scalpiccio dei passi di formicheleoni e toporagni, che Joyce l'abbia in glorious, scesi dal monte Athos per il Convegno Internazionale sulla Fattibilità del costruire regimi teolattici sulle rovine dell’attuale demofagia, al cui qual convegno anch'io parteciperò al Convegno, ma ammettendosi di essere radicalmente contrario su almeno due punti, il voto alle donnestrelle e la diretta eleggibilità del triumtegolato di allegropontefici che sostituissere il Cazziamento e sprosiedere la neonuova teocrolia, tuttastrada sul primo punto essendosi tanto è già stato detto, tanto no, orsù, imperciocché:, il voto alle donnestrizze è foriero di folliero, che del follicolo è follia, mentre quanto alla diretteleggibilità dei contentontefici l'idea è vecchia quanto Hobbes di Calvin e Hobbes senza Calvin e quindi va sostituita con un sistema a triplo turno uniproporzionale che vi spiegherò oltre o forse no, se, per essere ora sono infatti si in attesa dei miei colleghi, i cinghialerdi della Pianura Pasdarana, i porcineri del battagliero, i facocerazzurri e i rari ippocavallacquataticopotami redazionali per andare a proporre ufficialmente la mia candidatura a Granponteficemassimo, Massimo, Massimo, Massimo, Massimo, senonchésenonché (l'ho detto senonché?) le fenicarabe che vedononvedo mi paiono paiolo esprimere un buon auspicio che il SoleRossolenoide e quella inopinatorda di salariati invece ansiolitigano.

facaldo

l'avv l'avv