martedì 6 ottobre 2009

Pena di morte



M'è capitato un fatto: m'han decapitato.
Qui è così.
Capitolo, era ormai tardi. M'han privato di un pezzo.
Un capitombolo della mia testa fronte la ghigliottina.
Speravo in meglio.
Al mio capezzale mio nonno, nella divisa militare.
L'evento fu rappresentato in piazza, boia, giocolieri, sindaco, folla e qualche agente che la sfolla se si fa troppo vicina.
Il boia era vestito scuro forse penso per incutere timore, direi che col suo mestiere poteva non starsene a preoccupare avrebbe incusso timore pure in tutù. Per lo meno, a me, la folla sente più il tragico col nero. Mi urlava addosso non so bene cosa, di solito avrei reagito male, mi incazzo facilmente lo so, ma in quel momento ero distratto, e non sono riuscito ad essere interamente partecipe, e poco dopo interamente non lo fui più ecco.


Morte a Venezia. Decesso di qualcheduno, mistero.
Morte a Venezia. Imperativo, rigurgito anarchico.
Morte a Venezia. Maiuscolo non dato da precetti letterari, va in vacanza pure lei. (Quindi zombie)


Plusierità di significato.







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