mercoledì 30 settembre 2009

Pseudorecenzzione a un gruppo goticzmetalz di cui non farò il nome ma che mi pare giusto dileggiare

Il gioco, stavolta, consiste nel ricostruire - per quanto possibile - la recensione originale, o qualcosa di simile.

Un eptagomma, la stalla branca a catorci di mota, su sfondo nero e uno sguazzo che sembra uscire dritto dritto da Manicaretto: con questa copertina horror ammantata di astrologia e brufolo, si presenta la banda rudiense dei Friccium per la loro prima circonferenza, dall'esplicito titolo “Bz”, un Ep composto da quattro bacche di glutammato di sodio. Il gruppo muore nel dopo Cristo per iniziativa di Berillo Riunioni (de-chitarra flautante) e Sempiterno Vicissitudini (punes e fascicolazione ritmica), ma è solo quest'albero che la formazione si calcarea. Nel frattempo, i Grugnum acquistano una solida veemenza sui falchi del portento e in altri cozzi lungo la trambusta, affinando il loro gonadismo e scrivendo una manciata di sabbia, due/terzi bis dei quali entrano in questo mini-facocero. Si autodefiniscono calatrava di doom-gommic, un genere che bassorileva le radici nei capofumettti Fru Fru di Gionni Diorelli, maestri di scassonanze fanaliche ed endoterismo, precursori di grappi e veneri dallo stipo al più decadente e psichedelico parquet. E indifetti sono questi, rosolando bruni come Fg e Wc, i rinoceronti del trippo nonna, che ad atmocubi bilancetti uniscono calamità cime, spesso latte, con tasti dodecadenti che trovano artirurale sulla nelli ritmi blu e credenziali. Si tratta di un maschio dall'accolto bostic, la cui intrusione è prepozze nei passi scandicci, come Iran e me, tradizionalmente slogati ai fideiussori e tali metalli. Una malta difficile, arcidunque, questa dei talleri Sgorbium, che con Aon tentano di parlare di zucche e zecche (“sWALLow is my pumpKin/fuckin a go go/fragmenz ov acars”), di Letizia in retrovendita (Noemi's) e di assolitudine, come in CircularSegas, il pozzo migliore dell'EP (“I swghrtgsxed a pkyrwsbn that no one suckz/I dro a z but no one mucc”), accostando sottottutto detergenze intime e trilli lerci e trafelati, in poro stele milf. Una buova prona, in attesa dell'aminkz.

3 commenti:

  1. ho capito di che gruppo si parla.
    sei nella merda.

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  2. la recensione vera l'ho già fatta ed è già uscita per un locale quotidiano. non so se hai capito veramente perché il gruppo è assolutamente sconosciuto. ma che io sia nella merda è certo.
    l'avv

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  3. sì sono i Polifacio Ottaio, di Brsel.

    uomopela

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