martedì 22 settembre 2009

Un nuovo mercato...

"Fu una mattina del dicembre '69 -sul presto, mi sembra di ricordare- che ebbi la geniale intuizione che avrebbe cambiato la mia vita.
Fino ad allora avevo vissuto di espedienti, ciònononononononostante tornai a letto e dormii per altre 2 ore.
Al risveglio, al momento di decidere quale piede mettere per primo a terra,fui attraversato da una cascata di mattoncini Lego, e pensai:
"Perchè non prendere il mio bimotore e andare a commerciare pel mondo?".

-Salto qui per motivi di brevità tutta la parte organizzativo-burocratica della faccenda, ch comportò sei mesi estenuanti di sportelli, bolli, lavatrici di calzini, e la compravendita di reni umani.-

Dopo aver fatto incetta di antistaminici e aghi ipodermici presi il volo, (o ovlo, o lovo, o ovol) in direzione Est.
Il ****, condito da introspettivi pranzi e momenti di tenerezza con piante di zafferano, procedeva bene, finchè tu, nascostoti nel vano portaoggetti, uscisti fuori urlando "Mazel tov!".
Nemmeno il tempo di lanciarti fuori dal finestrino legato a 16 polli allo spiedo che ero già in visita ufficialenel tuo paese, in abito da parata e con la baionetta innestata.
Il tempo era cambiato, ora piovevano sedie in vimini, che si fracassavano al suolo con una violenza inaudita, accumulandosi in mucchi di schegge e graffette, distruggendo il Creato. Tutto ciò rendeva solo più gustosa la mia carbonara."

Dopo aver ascoltato questo racconto arrivai alla conclusione che non c' è da dare ascolto a nessuno, mai.

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