martedì 4 agosto 2009

Come farsi notare sotto l'ombrellone senza avere frequentato la palestra d'inverno

E il bambino venne al mio cospetto, mi tirò giù il lembo della giacca e disse:
- Uhm, uhm.
- Ah - risposi.
Salimmo sulla vespa, io davanti, lui dietro.
La vespa non fu d'accordo e punse il bambino.
Poi, come accade di solito a causa della perdita del pungiglione, morì.
Non la vespa, il bambino.
La vespa mi tirò allora il lembo della giacca: il lembo era impigliato nella ruota. Di scorta. Della vespa.
Allora scesi, non senza irritazione, e domandai al bambino:
- Ciò?
Il bambino era biondo, come me, e aveva gli occhi chiari, come me. E scopava come un caimano, a differenza di me.
La vespa si decompose lentamente.
Un alito di vento spazzò via la cocciniglia dal limone.
Goffredo si schiarì la voce: correva l'anno 673 d.C.
Chi è Goffredo?
Una minaccia minacciava il mondo conosciuto. Era il 2364 a.U.C.
Decisi così ch'era ora di mettersi in viaggio. La mia bisnonna, morta l'anno dopo, mi diede l'assenso e l'assenzio.
- Uhm, ribadì il bambino, bruno nel sole.

(to be continued)

[p. 3028, tomo IV, tratto da "Uhm. Il Libro della Saga del Bambino che Non Salvò il Mondo dalla Bisnonna con la Giacca dal Lembo in Vespa", pp. 11968, 12 voll., € 42.000 rateizzabili, disponibile mutuo, Mondadori, diritti già venduti alla XXX Century Foxes]

3 commenti:

  1. La filologia mia aiuta a capire i meandri di questi reconditi.

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  2. mutanti carenti di sole mezzadro?
    non mi raccaseno, riuscisti nell'intanto intentuoso.

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