sabato 8 agosto 2009

Nuove Forme Negoziali Atipiche.

Mercato Settimanale, banco dell'Intimo.
Legenda: M=madre, C=commerciante, P=passante, l'avv=l'avv. I passanti sono numerati in ordine crescente di inutilità.

M: Quanto le mutande?
C: Tre, cinque euro; cinque, dieci euro.
M: Figliolo, calcolatrice.
l'avv: Con il coefficiente tiroideo della distanza Terra-Proxima Centauri?
M: Senza. Ma conta che dobbiamo comprare il pane.
P1: (sussurrando di passaggio) Tre bastano.
M: Mio figlio è avvocato, se le cambia ogni giorno.
C: Ci sono pure i calzini nuovi. Tre paia, diecimila lire.
M: Figliolo, tabella di conversione.
l'avv: Si, Madre. Diecimila lire, ecco, mumble mumble, un attimo...sono diciannove euro e ventisette cambiali.
P2: Conviene no?
C: Non ho visto l'Euribor stamattina.
l'avv: Caffè?
M: Sai che mia figlia si sposa?
P3, C, in coro: Auguri. Chi è il fortunato?
M: Calze da genero ne hai?
C: Pago molte tasse, signora.
l'avv: (crisi di astinenza) Caffè in ghiaccio.
M: Dimentico qualcosa.
P4: Non hai niente di teflon, vero?
C: No signore, è alta stagione.
M: Spostiamoci, forse Antonio ha delle camicie.
l'avv: Salve.
C: Prenda un tonico.
l'avv: A quanto va?
C: 50 km/h, 0,4 g/l, se no, non sai, la patente...
P5, in lontananza: Niente mare?
M: Dai che si fa tardi.
l'avv, controllando l'orologio ed esibendolo: Sono neanche le 7.45.
C: Non indossi orologio, ne vuoi uno? Tre, venti euro.
P6: Troppi. Se tiri a quindici, li compro io.
M: Prendiamo funghi per pranzo?
P3, di ritorno: Buoni, io li faccio gratin, i chiodini. I cardoncelli fritti. I porcini stufati. I gallinacci marinati. I finferli apostrofati. Poi bollisco tutto, trito, impasto con il formaggio grattato, dieci dozzine di uova, rifriggo e vado in pizzeria.
C: Dev'essere buono.
M, l'avv (allontanandosi a mani vuote): Molto bene.
P1, 2 e 5: Caldo oggi, eh?
C (a tutte e tre): A chi lo dici signora. Le hai viste le stole nuove in lycra abrasiva?

4 commenti:

  1. Questi dialoghi succedono realmente. Non invento niente, è iperrealismo.

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  2. Ho uno zio che vende mutande. Le sue giornate lavorative scorrono ESATTAMENTE in questo modo da 25 anni. Incredibile, no? Mio zio scrive su un blog!

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  3. Non ne dubito. Al mercato del sabato, a Maglie (LE), c'è un tizio che vende migliaia di calzini Coveri, Filodiscozia, ecc. A mia madre. Che li acquista. Per me. Ho calze autunno-inverno della collezione 1986-87 che sono diventate vintage. Mai messe. Idem per gli slip. sempre tirando sul prezzo.
    In compenso, i discorsi sono impareggiabili.

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  4. mmmmmmm...sarebbe il caso di rivendicare l indipendenza necessaria all acquisto di mutande....(almeno)....cmq 1 TONICO,si,nn male come idea...XD...

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